Dall’AmeriCacciotto 8^

14 aprile 2011

C’è un luogo sulla Terra dove quasi due miliardi di anni di storia del Pianeta Terra, sono meravigliosamente evidenti all’occhio, alla mente e al cuore dell’uomo, anche di quello moderno. Il Grand Canyon. Una stratosferica manifestazione di evoluzione senza fine, un corridoio del tempo, una fonte inesauribile di fantasia. Appena ti affacci lo sguardo si perde in un mare di pietra e va giù giù, giù e poi ancora giù…fino all’oblio. Si rimane ammirati dall’eleganza delle sue stratificazioni rocciose; travolti dalla potenza della deriva dei continenti; catturati dall’incessante flusso di antichi oceani; graffiati dall’inesauribile erodersi (granello dopo granello) di colossali pareti; pervasi dalla possente energia di grossi vulcani; bagnati dalla dirompente e continua pioggia, che per secoli e secoli ha coperto il cielo di nuvole nere, nere come la notte, nuvole che hanno scaricato a terra fulmini, senza dare tregua. A modellare il tutto ci ha poi pensato il fiume Colorado, 350 km di curve del Grand Canyon, che oggi hanno il dono di connetterci direttamente al Cosmo, ai continui cambiamenti della materia e al prodigioso adattarsi della vita di piante e animali.

In questi due giorni abbiamo percorso solo(!?!) 30 miglia, facendo incontri con creature davvero speciali e visitando angoli magici, che lasceranno in noi un ricordo indelebile. Affacciandomi l’utlima volta sul Grand Canyon ho pensato, sperato e sognato che almeno i nostri figli possanno vivere in un mondo dove le nazioni  e i paesi  misureranno la loro ricchezza in relazione a quanti di questi gioielli naturali avranno da condividere e custodire. Forse, è solo utopia, forse è solo un sogno…ma “che in importa se ci prendono per sognatori”. Che dicano pure e che lo dicano seriamente, perchè noi lo siamo davvero.

 Oggi si parte, destinazione Monument Valley…

see you!!!