Dall’AmeriCacciotto 15^

28 aprile 2011

si rientra in Sardegna. Intanto grazie a tutti quelli che ci hanno seguito e che hanno commentato con parole simpatiche, profonde e soprattutto sincere le nostra pagine del Diario. Grazie in particolare per aver capito che lo spirito con cui abbiamo condiviso queste settimane, era quello di condividere quello speciale senso di meraviglia che inevitabilmente l’mmersione in natura ci stimola. Per quasi due mesi abbiamo ascoltato la Terra. Perchè è vero, il pianeta ci parla, con delicati sussurri o voce tonante, ci parla. Abbiamo scalato le sue montagne, attraversato i suoi deserti, esplorato le sue foreste, conosciuto le sue piogge, sopportato i suoi caldi, sentito il suo freddo pungente. Abbiamo abbracciato i suoi alberi, baciato i suoi fiori, ascoltato le sue rocce e seguito i suoi animali. Ora, sentiamo dentro l’armonia con questo TUTTO. E tutto questo ci ha ricordato che prima che sardi, italiani, europei, cinesi, americani, africani, indiani…siamo semplicemente uomini e donne, e che tutti noi veniamo dal Pianeta Terra, la nostra unica, rotonda e rotolante casa nello spazio.

A menzus biere.