Dall’AmeriCacciotto 11^

19 aprile 2011

Pioggia, ghiaccio, temperature estreme e movimenti sotterranei di sale,  in milioni di anni hanno dato vita e continuano a modellare lo scenario magnetico e stregato dell’Arches Park, dove è concentrata la più grande densità di archi naturali di pietra esistente al mondo. Più di duemila archi catalogati, dai tre metri di luce (requisito minimo per essere catalogato come arco) fino ai 93 metri di larghezza del “Landscape” Arch. A contribuire alla magia del posto rocce multiformi, dune pietrificate, guglie torreggianti ed enormi massi, posati su strette basi elevate, in apparente equilibrio precario.

Arches National Park è stata l’ultima tappa nei deserti USA. Adesso, ci aspettano 9 ore di macchina fino a Denver dove prenderemo l’aereo per Sacramento per raggiungere le cime innevate dello Yosemite National Park in California. Il deserto è stata una grande esperienza professionale e una preziosa lezione di vita , che porterò sempre con me. La dignità, la fierezza e la capacità di animali e piante di adattarsi a situazioni estreme, utilizzando al meglio ogni più piccola risorsa, è uno stile di vita che apparteneva agli indiani d’America, ai nostri antichi, a tutte le popolazioni originarie, e di cui dovremo riappropriarci quanto prima. Sono convinto che questo sia il modo migliore per andare avanti, per vivere meglio e forse anche per vivere più felici e non, come sento dire troppo spesso, per tornare indietro.

“La rana non beve l’acqua della pozza in cui vive” Proverbio Indiano