Educazione alla Terra

Pensare globale, agire locale, essere personali

 

L’Educazione alla Terra è quel processo che aiuta le persone a vivere in modo più armonioso, gioioso e consapevole con il mondo naturale. Concretamente l’Educazione alla Terra si basa su tre punti cardini, presenti in ogni attività e in ogni programma: 1) sviluppare le facoltà percettivo-sensoriali, così da apprezzare la bellezza delle cose naturali e  coltivare un profondo legame con la Terra ed ogni sua forma di vita; 2) Conoscere e comprendere i concetti ecologici fondamentali (il flusso di energia solare; i cicli della materia; i cambiamenti; le relazioni; le nicchie ecologiche;) che regolano la vita sul pianeta; 3) responsabilizzare e stimolare verso nuovi stili di vita consapevoli, che siano eco-sostenibili e quindi in armonia con la natura, concretizzando la comprensioni ed i sentimenti in azioni e pratiche quotidiane, che mirino a migliorare il nostro impatto sulla Terra.

Alternatura ha fondato la sede locale dell’Istituto per l’Educazione alla Terra – Sardegna. In collaborazione con l’Istituto, si pone l’obiettivo di costruire una seria risposta educativa alla crescente crisi ambientale, rivolgendosi alle scuole ai comuni e a tutti coloro che abbiano a cuore la vita sulla Terra, proponendo seminari, programmi, attività e campi scuola efficaci e innovativi.

L’Istituto per l’Educazione alla Terra è un’organizzazione educativa internazionale no-profit fondata nel 1960, costituita da una rete di volontari, sia individui che organizzazioni, impegnate a promuovere programmi di Educazione alla Terra  in tutto il mondo. Attualmente esistono rami (sedi nazionali) negli Stati Uniti, Canada, Nuova Zelanda, Giappone, Gran Bretagna, Australia, Italia, Spagna, Francia, Germania, Finlandia e Olanda.

La base filosofica dell’Educazione alla Terra è rappresentata da quel filone di pensiero presente nell’ambito culturale dell’ecologia (ancora poco conosciuto in Italia), denominato “Ecologia Profonda”, il cui teorizzatore principale è il filosofo norvegese Arne Naess. L’Ecologia Profonda si pone in alternativa all’ecologia superficiale, affermando in estrema sintesi che non basta gestire i problemi ambientali per fare si che tutto si sistemi, ma è necessario un deciso cambio di rotta culturale, che sposti la visione e la pratica antropocentrica di gran parte della nostra cultura dominante, a favore di una visione e di una pratica biocentrica, che riconosca il valore intrinseco di ogni cosa vivente e non vivente (biota e abiota), che veda l’uomo non come dominatore-gestore della Terra, ma piuttosto come suo abitante, un suo “passeggero”, alla pari di tutto ciò che lo circonda.

Per ulteriori informazioni accedere alla sezione del sito  programmi e campi scuola.